DESCRIZIONE DI UN PROCESSO DI ECONOMIA
CIRCOLARE PER PRODURRE MS (metallo secondario)
A – PREMESSA
A1) –PROTOCOLLO PER LA PRODUZIONE DI MS (estratto) – Economia circolare in ambito metallurgico, tale tecnica è volta al riutilizzo degli sfridi metallici prodotti dalle normali lavorazioni meccaniche ad asportazione truciolo.
A2) – Con questa tecnologia intendiamo trasformare gli sfridi metallici indifferenziati, il cosiddetto “ROTTAME”, in Metallo Secondario, selezionato, spezzonato e pulito, quindi pronto per essere riutilizzato nei forni di fusione, da solo o in aggiunta al metallo vergine.
Di tale materiale, che in seguito chiameremo MS (Metallo Secondario) , verrà rilasciata certificazione del processo di trasformazione, al fine di poterlo considerare MATERIALE PRONTO FORNO.
A3) – Per lo sviluppo di questa tecnologia si prevedere di produrre quanto segue :
A3.1 |
Costruzione di macchine ed attrezzature per la raccolta e la selezione dello sfrido metallico. |
A3.2 |
Costruzione di trituratori per avere una pezzatura granulare omogenea. |
A3.3 |
Costruzione di selezionatori in base al tipo di metallo. |
A3.4 |
Costruzione di macchine per la pulizia dello sfrido metallico selezionato |
A3.5 |
IL RISULTATO FINALE sarà un materiale con caratteristiche metallurgiche identiche a quello dello sfrido da cui proviene, di forma irregolare oltre che grossolanamente granulare, con una granulometria variabile dal 10×10 al 30×30 a seconda della triturazione, quindi dimensionalmente omogeneo in modo da poterlo movimentare sia con nastri trasportatori, sia con canali a coclea, oppure anche con alimentatori vibranti, tutto questo permette di gestire il nuovo MS con il tipo di attrezzatura che meglio si adatta al carico del forno. |
B) – Per sviluppare questa tecnologia oltre a preparare macchine in grado di lavorare lo sfrido metallico come sopra indicato, dobbiamo:
B.1 |
Creare una sala prove dove poter illustrare l’intero processo tecnologico. |
B.2 |
Mettere detta sala prove a disposizione della clientela per fare delle prove pratiche. |
B.3 |
Interessare la clientela, pubblicizzando il nuovo processo. |
B.4 |
Favorire la creazione di un nuovo concetto dove lo sfrido da scarto diventa risorsa. |
B.5 |
Creare un protocollo di produzione di questo materiale, che intendiamo registrare e depositare, che chiameremo “PROTOCOLLO PER LA PRODUZIONE DI MS “ |
C) – I SOGGETTI INTERESSATI
C1 – I soggetti interessati ad acquisire la tecnologia di produzione di MS, sono quelle aziende che producono truciolo e/o sfridi, anche in grande quantità, materiale che oggi viene poco valorizzato dal mercato perché offerto in condizioni poco attrattive, ovvero ; sporco, con pezzatura variabile, oltre che di forme indefinite anche in grado di aggrovigliarsi tra di loro diventando pericolose per gli operatori, inoltre possono anche esserci diversi tipi di metallo presenti nello stesso lotto. Ovviamente in queste condizioni il valore scende.
C2 – Come per qualsiasi altra operazione di mercato anche la produzione di MS sarà ambita dagli operatori solo se sarà in grado di produrre reddito, dimostrandolo con i numeri. Ovvero quando le spese per trasformare lo scarto in materia riutilizzabile saranno coperte da un aumento del valore della materia così trasformata. In caso contrario non saranno le leggi, che pure ci sono, a cambiare la destinazione dello scarto metallico. Se rimane uno scarto sempre come tale sarà trattato.
C3 – La platea alla quale ci rivolgiamo è dunque formata da un grande numero di soggetti, ovvero da tutte quelle aziende che fanno lavorazioni di asportazione truciolo e che alla fine di ogni turno di lavoro si ritrovano lo scarto metallico da gestire. In pratica qualsiasi azienda che faccia produzione con le macchine utensili, vale a dire dall’artigiano con un numero limitato di addetti e di macchine utensili alla grande azienda con centinaia di macchine utensili automatiche in funzione.
D) – COME PRODURRE MS, DAL PROPRIO TRUCIOLO E/O SFRIDO
D1 – La produzione di qualsiasi bene, compreso quella di un sottoprodotto della propria produzione, deve essere gestita in modo diversa dalla pulizia giornaliera dell’officina, che non deve essere confusa con la raccolta del metallo di scarto.
D2 – Se vogliamo produrre MS dobbiamo fare una raccolta differenziata del metallo che troviamo in reparto durante la pulizia giornaliera, magari lo troviamo in modo disordinato perché gli operatori delle macchine utensili lo hanno classificato come scarto, quindi come problema, in quanto sono concentrati sulla produzione di pezzi, magari lo troviamo all’interno delle macchine utensili dove può creare altri problemi Che questa operazione coincida in termini temporali con la pulizia del reparto e/o della macchina utensile poco importa, noi dobbiamo gestire il metallo raccolto come una risorsa e non come uno scarto di lavorazione.
D3 – Quindi la prima operazione per la produzione di MS è quella di selezionare il tipo di metallo da destinare alla produzione di MS, classificandolo il metallo raccolto in base alla sua origine metallurgica prima stoccarlo in appositi contenitori separati.
E) – DIMENSIONARE LA GRANULOMETRIA DEL PROPRIO MS
E1– Lo sfrido raccolto e separato in rapporto alla propria natura metallurgica, deve essere triturato in modo da avere una dimensione grossolanamente regolare oltre che omogenea, per essere poi gestito come metallo granulare. Questa operazione viene fatta con un trituratore in grado di spezzonare il truciolo e/o lo sfrido, fino alla dimensione voluta.
E2 – Il trituratore funziona come un enorme grattugia, all’interno del quale deve essere convogliato il truciolo per essere spezzettato. Il carico avviene dall’alto, mentre dal basso esce il metallo granulato, quindi grossolanamente calibrato come forma e dimensione.
E3 – La triturazione diminuisce il volume del materiale, cosa che agevola le lavorazioni che seguono. Questa operazione deve essere fatta con lo sfrido ancora bagnato di olio perché questa leggera lubrificazione favorisce il lavoro, la conservazione e l’efficienza, degli utensili presenti nella camera di taglio del trituratore.
F) – COME PULIRE IL PROPRIO MS
F1 – La materia metallica prodotta con trucioli o sfridi a questo punto è di dimensioni ridotte ma sporca di olio, inquinante che bisogna eliminare per evitare che il processo di fusione del metallo che segue, produca fumi dannosi ed inaccettabili per l’ambiente, ma anche dannosi per le fusioni che con questo materiale saranno prodotte.
F2 – La pulizia in genere viene eseguita con la sola forza meccanica, prodotta da una centrifuga, vale a dire senza alcuna aggiunta di fluidi e/o di prodotti chimici. Con tale metodo si estrae dalla massa del metallo, l’olio refrigerante utilizzato nella fase di lavorazione con la macchina utensile senza modificare le sue caratteristiche. Cosa questa che permette il suo riutilizzo al 100%.
F3 – Questa è un’operazione che fornisce una elevata fonte di guadagno al sistema per l’alto volume di olio estratto e per l’elevato costo dello stesso. Questa tecnica evita di inquinare l’olio presente sui trucioli con altri fluidi, come ad esempio: acqua e detergente, oppure solventi, oppure ancora prodotti infiammabili di natura petrolifera, che trasformerebbero l’olio estratto in un refluo da smaltire.
G) – A CHI CONVIENE PRODURRE MS
G1 – Produrre in proprio MPS può diventare un lavoro redditizio per qualsiasi azienda che decida di produrre tale materiale partendo dal proprio truciolo e/o sfrido metallico. In molti casi si tratta di organizzare la gestione di questo scarto in modo diverso, evitando ad esempio di mescolare tra loro metalli diversi oppure metalli con altri materiali. (raccolta differenziata degli scarti da trasformare in MS…vedi punto D2 )
G2 – E’ necessario catalogare gli scarti dei singoli reparti produttivi, ad esempio in un normale reparto di produzione dove lavorano macchine automatiche ad asportazione truciolo possiamo avere contemporaneamente trucioli e sfridi di : Ferro, Acciaio Inox, Ottone, Tecnopolimeri, AVP, Alluminio, Ghisa, Rame, ed altri metalli ancora, tutti sporchi di olio refrigerante usato nelle macchine utensili che li hanno prodotti.
G3 – La classificazione preventiva è necessaria per organizzare una raccolta ed un stoccaggio differenziato, che in ogni caso può essere fatto solo in adeguati spazi e con adeguate attrezzature, ovvero con investimenti mirati. Preciso meglio: la raccolta differenziata degli scarti metallici all’interno del reparto di produzione deve essere organizzata in funzione del riutilizzo del metallo e non come semplice pulizia di un reparto sporco e in disordine…e questo anche se può sembrare banale non lo è affatto.
G4 – Per logica conseguenza dovrebbe convenire a tutti perché economicamente è un’operazione con saldo positivo e poi nelle pieghe di questo processo ritroviamo le ragioni del lavorare bene e in modo ordinato, cosa che impatta positivamente nella gestione della sicurezza. Anche questa non può essere considerata una ragione secondaria. Inoltre in alcuni casi si tratta di modesti investimenti che possono rientrare nel corso di un solo anno.
G5 – Il Break Event Point di un investimento per produrre MS deve essere di volta in volta calcolato per ogni singola azienda, in ogno caso anche un modesto imprenditore poco abituato ai calcoli teorici, riesce a comprendere l’utilità di percorrere questa strada quando valuta i seguenti parametri:
G5.1 |
Il valore di mercato dello scarto metallico sporco e non selezionato in rapporto ad analogo metallo trasformato in MS, quindi selezionato e certificato, con pezzatura omogenea, pronto forno. |
G5.2 |
Il valore di olio perso, quindi non recuperato, in un determinato periodo, ad esempio in un mese. A tal proposito basti pensare che su 100 Kg di tornitura ci possono essere casi dove si recupera fino a 5/7 litri di olio, la media sui trucioli di macchina utensile automatica varia dai 2 ai 4 litri per ogni 100 kg di tornitura. Il costo medio di 4 euro/kg definisce il valore dello spreco. Di conseguenza il possibile guadagno per coloro che decidono di produrre il loro MS in proprio.. |
G5.3 |
All’interno di una raccolta differenziata come indicato al punto D.2, con una piccola spesa in attrezzature semplici, si può trasformare completamente un reparto produttivo. Ad esempio eliminando completamente le macchie di olio, anche involontarie, sui pavimenti cosa che intercetta le norme sulla sicurezza negli ambienti di lavoro. |
G5.4 |
Non avere trucioli e/o sfridi filamentosi e taglienti, perché tutto viene triturato, riduce sensibilmente il rischio di incidenti. |
G5.5 |
La triturazione diminuisce il volume del metallo trattato e ne aumenta il peso specifico, quindi in concreto producendo MS in proprio, visto che tutto viene triturato si risparmia spazio, ed anche questo è una fonte di guadagno. |
G5.6 |
IL CALO PESO… è una prassi di mercato oramai consolidata fare il cosiddetto per coloro che ritirano trucioli e sfridi metallici come scarti di lavorazione. Si tratta di una ulteriore riduzione del valore per il materiale, sporco e venduto non selezionato. Detta pratica vuole semplicemente compensare la brutta qualità del metallo trattato, agendo sul peso, ad esempio: peso 100 kg , ma te ne pago di meno a causa della presenza di metallo sporco oppure non selezionato. Il calo peso viene calcolato in percentuali variabili di volta in volta portano a riduzioni in percentuale variabili, che possono anche essere a due cifre. Questa pratica commerciale è quasi sempre oggetto di discussione e di insoddisfazione reciproca. |
H) – MACCHINE ED ATTREZZATURE PER PRODURRE MS
H1 |
ATTREZZATURE PER LA GESTIONE DEL METALLO DA TRASFORMARE. H1.1 – Cesti porta trucioli, già bilanciati e calibrati per la centrifuga. H1.2 – Carrelli a tenuta stagna, per evitare lo stillicidio di olio sul pavimento. H1.3 – Paranchi a bandiera, di tipo a corsa fissa oppure a corsa variabile. H1.4 – Contenitori con prese per, muletto ribaltabile e saldatura a tenuta, con doppio fondo e valvola di scarico manuale per l’olio, anche verniciati con colorazioni diverse in modo da identificare il metallo contenuto. |
H2 |
MACCHINE PER LA MOVIMENTAZIONE DEL METALLO DA TRASFORMARE H2.1 – Nastri trasportatori, di tipo raschiante oppure portante, di varie forme, progettati e realizzati su misura |
WWW.TECNOMACCHINE.EU